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psicologabari 

 "Sisters", Sonikasik, Acrilico su tela

 “Ognuno di noi è fatto da tanti se stesso e non solamente da uno. Diciamo che siamo come un'assemblea condominiale composta da tante persone diverse. C'è quello più tollerante, c'è quello più permaloso, quello che si arrabbia subito, quello che parla poco e quello che non sta mai zitto.

 

Prendo in prestito queste parole per approfondire una tematica di rilievo per il benessere. Quella del condominio è una metafora che quasi sempre utilizzo con i miei pazienti per passar loro una nozione molto importante, relativa al nostro modo di essere: il nostro sé, la nostra personalità non è univoca e sempre uguale.

 

 

Siamo fatti di TANTE PARTI, siamo composti da tanti pezzetti di sé, come un puzzle … e come un condominio, appunto. Man mano che nel nostro inconscio si accumulano esperienze, si formano al suo interno nuove parti che trattengono in memoria ricordi specifici, emozioni, immagini, suoni (quante volte abbiamo sentito parlare della nostra “parte bambina?”). 

 

Bene, è proprio in base a queste esperienze, che le parti di noi parlano, agiscono … o stanno in silenzio e non agiscono … a volte, anzi, ci impediscono proprio di fare delle cose.

  

Pensiamo un po’ a quanti cambiamenti vorremmo fare nella nostra vita: “Vorrei tanto cambiare lavoro, lasciare il mio compagno/a, vorrei dimagrire, vorrei trasferirmi. Ma …” … ma, per quanto una parte di noi voglia realmente fare quel cambiamento, un’altra parte di noi non vuole assolutamente! Tutto diventa come un’assemblea condominiale in cui i partecipanti parlano, urlano anche, e non giungono a nessuna conclusione utile. Ecco allora che sopraggiunge la crisi. “Non so proprio cosa fare, come uscirne!”

 

In realtà, se ascoltassimo proprio quella parte di noi che più di tutte ci impedisce di fare qualcosa di diverso, capiremmo che ha davvero dei validi motivi per non farlo … pensiamo, ad esempio, alle diete iniziate tante volte ma inefficaci. Cosa succede? Una parte del nostro sé trattiene quei chili di troppo perché si collegano metaforicamente a qualcosa nel profondo che ha una funzione specifica o a qualcosa che non vuole lasciare andare. 

 

Facciamo degli esempi concreti di cosa si ripete quella parte inconscia di noi, e quindi ASSOLUTAMENTE INCONSAPEVOLE ALLA NOSTRA PARTE RAZIONALE, per impedire il cambiamento: “Sono così invisibile per il mondo che con i chili di troppo qualcuno finalmente mi vedrà, saprà che esisto”, oppure, ahimè “Da bambino/a sono stata vittima di violenze, con i chili di troppo non piacerò a nessuno e così eviterò che qualcuno si avvicini a me per farmi del male”, o ancora “Non ho mai smaltito il dolore della gravidanza non portata a termine e trattengo con me i chili che avevo preso durante i primi mesi per mantenere la sensazione di avere una vita dentro di me” .

 

Questi e tanti altri sono i “DIALOGHI INTERNI”, i chiacchiericci, cioè, del nostro inconscio che non vogliono cambiare per preservarci da qualcosa o per trattenere cose che non vogliamo lasciare andare e che, quindi, entrano in conflitto con le altre parti che vogliono realmente farlo … Solitamente, alla fine, il tutto si riconduce al timore di soffrire e di non essere amati, ovvero alle paure principali che ci accomunano.   

 

Questa dinamica può essere estesa a gran parte dei disagi o delle difficoltà a cambiare che viviamo durante la nostra vita: situazioni lavorative insoddisfacenti e poco gratificanti che ci trasciniamo da tempo, relazioni sentimentali ormai logore e giunte al termine, situazioni statiche da cui non riusciamo a venir fuori, ecc. ecc.

 

Compreso ciò, quindi, possiamo concludere dicendo che, per quanto queste motivazioni siano valide, non è detto che debbano rimanere invariate, anzi vanno NEGOZIATE. Proprio come succede in un condominio,  ogni parte del sé vuole una cosa, e ognuna ha le sue ragioni. Ma una soluzione deve essere trovata se si vuole cambiare, altrimenti rimane tutto così com'è.  Ed è qui che interviene lo psicologo, aiutando, chiunque si senta pronto ad operare realmente un cambiamento, a comprendere qual è quella parte del sé che impedisce di agire concretamente, e intervenendo sulla reale motivazione, trovando le risorse necessarie a raggiungere finalmente l’obiettivo desiderato.

 

Tag: psicologo bari, psicologa bari, cambiamento, coaching,parti del sè, inconscio